Vetreria Ricciardi: la fabbrica-convento di Vietri sul Mare


La vetreria Ricciardi svetta maestosa ed elegante affacciandosi sulla vallata di Vietri sul Mare, nel punto da cui si diparte la Statale 163, che di qui in poi attraversa tutta la Costiera Amalfitana. Un pregiato esemplare di archeologia industriale, la cui architettura a prima vista ricorda, più che una fabbrica, un antico istituto religioso.

 

L’impressione è confermata dalla storia: abbiamo presto scoperto, con qualche breve ricerca, che l’edificio sorse nel 1736 con la funzione di convento femminile, ad opera del notabile Lorenzo Cantilena. Tuttavia, dopo meno di un secolo, seguì le sorti di gran parte degli istituti monastici e conventuali sotto il regno di Gioacchino Murat, confiscati ai vari ordini religiosi e convertiti in fabbriche: così il convento divenne un lanificio (nel caso del lanificio di Napoli fu invece Ferdinando I ad emulare questa iniziativa).

 

Se oggi l’area di Vietri sul Mare è nota per l’intensa produzione di ceramiche, nell’Ottocento e nella prima parte del Novecento l’economia locale era trainata dalle fabbriche di vetro, in una zona già da due secoli attiva a livello proto-industriale grazie alle risorse di energia idraulica garantite dal fiume Bonea.

 

Questa splendida sede architettonica, sorta come convento, convertita in lanificio e quindi divenuta una vetreria, fu acquisita nel 1880 da Cesare Ricciardi, figura di spicco tra gli industriali del vetro in Italia. Sotto la sua gestione la vetreria fu ampliata e implementata, ma la crisi economica del 1929 e l’alluvione del 1954 condussero verso un progressivo declino della produzione industriale della zona.

Verso la fine degli anni ’50 la vetreria cessò la propria attività e nel 1969 l’impianto fu acquisito dalla famiglia di ceramisti Solimene, che lo tenne in funzione fino alla fine del secolo. Ad oggi, la struttura risulta in parte abbandonata, in parte riconvertita in unità abitative.

 

Purtroppo non c’è stato modo di visitarne le antiche sale interne, nemmeno per quanto riguarda la parte disabitata e dismessa. Non abbiamo potuto far altro che strappare qualche scatto attraverso le fessure delle finestre, e in un cortile interno che abbiamo trovato aperto.


Categoria: edificio fantasma
Tipologia: fabbrica dismessa
Stato: parzialmente abbandonata
Raggiungibilità: in auto
Dintorni: popolati e trafficati
Accessibilità: nessuna
Visita: non consentita
Aggiornamento: maggio 2019

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