Il paesaggio ad Aterrana si fa presto medioevo e maestà selvatica di montagne. Arrivo a piedi da casa mia in questo piccolo centro abitato, costellato di agglomerati di case vuote e diroccate; un paese senza trucco e senza tacchi, dove si vengono a guardare le gambe spezzate dei solai, cataste di mattonelle come un mucchio di scarpe in guerra, la manopola di porcellana rimasta attaccata al muro, le ossa di un cane, i cocci di un piatto.
Lasciato il pozzo di ‘Marialonga’, entro nel ventre del borgo antico. Di porta in porta, vedo scorrere un composto corteo di VENDESI, di quelli dove nessuno piange perché il morto si è spento serenamente, circondato dall’affetto dei suoi cari. Queste case non interessano né ai loro proprietari né ad altri. Qui non si prende il numero delle presenze: Aterrana è un corpo nudo, disteso tra cose meravigliose di cui nessuno più si dà pena.
E così tutto va in malora, attirando l’interesse di poeti, cineasti e turisti amanti dei borghi fantasma.
Il paese, situato ai piedi del monte Pizzo di San Michele, nel borgo antico conserva le sue costruzioni di origine medievale longobarda lungo una sola strada, via Madonna delle Grazie.
La storia di Aterrana ha origini molte remote; il suo nome, secondo alcuni studiosi, significa “senza terreni “, ad indicare cioè una contrada priva di campi coltivabili, fatta soprattutto di boschi. I primi insediamenti risalirebbero persino al periodo mesolitico, come testimonia il ritrovamento di grotte con focolari e avanzi di pasti, attrezzi di pietra e in selce.
A volte mi chiedo se chi se ne va da certi paesi, i ragazzi soprattutto, un giorno vorranno tornarci o almeno esservi sepolti. Molti non potranno, altri non vorranno. Mi chiedo soprattutto se ricorderanno l’odore della pioggia sui muri della casa dove nacquero i loro padri, lo sconforto familiare di certi giorni; l’ombra delle nuvole sulle montagne e il profumo delle ginestre, che qui a maggio si sente per chilometri fin dentro le case.
foto e testo di Eliana Petrizzi
Sito personale: elianapetrizzi.com
Tipologia: borgo semi-abbandonato
Stato: case diroccate
Zona: Irpinia
Visita: libera
Durata: 60-90 minuti
Aggiornamento: ottobre 2021