NOTIZIE – Il sentiero che conduce ai resti del Castello di Terraloggia è preceduto da un cartello installato dal Comune, che racconta la storia del luogo e ne chiarisce l’origine toponomastica:
Terraloggia risulta abitata già in età romana. All’inizio dell’età normanna era un feudo ricco, murato e forte, ben protetto da un castello di cui esistono ancora le tracce delle mura, mentre la torre è una costruzione certamente più recente. Il nome di Terraloggia deriva da Terra Rubea, cioè “terra rossa”, da cui, per inflessioni successive di pronuncia, si ebbe Terra Roggia, Terra Loggia, Terraloggia.
(cliccare qui per leggere la storia del luogo come riportata sul cartello)
Ad oggi il profilo architettonico del feudo, che fin da lontano si scorge adagiato su una una piccola duna, non ha le sembianze di un castello vero e proprio. Originariamente, secondo alcune fonti, la fortezza era formata da più di 350 stanze, ma fu distrutta durante scontri e assedi già in età normanna e nelle edificazioni successive ne sopravvissero solo le strutture in muratura di pietra calcarea.
In effetti il Castello di Terraloggia, ristrutturato nel XVI e nel XVIII secolo, finì per trasformarsi in una villa rurale – una sorta di masseria – che rappresentò il nucleo di questo territorio feudale. Anche l’adiacente chiesa dei SS. Pietro e Paolo, ormai spoglia e priva di copertura, faceva parte dell’antico abitato.
DERIVA – Il sito risulta completamente abbandonato a partire dal sisma del 1980 ed è ormai un insieme di ruderi pericolanti. Oggi è rimasto davvero poco da vedere oltre le mura perimetrali e i fregi architettonici esterni. Gli ambienti interni rivelano l’utilizzo agricolo recente, e oltre ai consueti camini in muratura si nota la presenza di un forno. Soltanto infilandosi in una breccia in una parete, si accede ad una stanza più interna, dove abbiamo trovato una culla in legno e una valigia vuota, deformata e impolverata. Altri segni del passato non sono reperibili: è solo evidente l’attuale degrado strutturale, che prima o poi condannerà questo edificio al crollo.
Tipologia: masseria e cappella
Stato: rudere
Zona: Beneventano
Dintorni: campagne
Accessibilità: senza impedimenti
Visita: libera
Durata: 45 minuti
Aggiornamento: giugno 2019