Palazzo Cantelmo, la dimora storica del medico di Apice


Siamo ad Apice vecchia, un paese fantasma che a ogni visita, anche a distanza di anni, rivela sempre un nuovo dettaglio sepolto dal tempo: che sia un’abitazione, una parrocchia, una bottega, una singola stanza o un singolo baule o mensola pieni di oggetti del secolo scorso, rimasti qui per decenni. Non bisogna cercare a lungo, però, per notare come Piazza Umberto I sia dominata da un’elegante dimora signorile sviluppata su tre livelli (e un sottotetto). Accedendo nel borgo da valle e varcando il portone d’ingresso dell’edificio, ci si trova davanti il piccolo bancone di un bar con decorazioni rosse e superfici a specchio: sarebbe lecito credere di essere entrati un’ex struttura ricettiva degli anni Settanta. Chi invece arriva da monte, percorrendo la stretta via Garibaldi, sull’altra facciata della palazzina ritrova una targa commemorativa per il Dott. Orlando Cantelmo, personalità di rilievo del passato apicese, nato nel 1887 in questa casa a lui dedicata e appunto conosciuta come Palazzo Cantelmo.

 

La targa celebra Orlando Cantelmo come rinomato scienziato e chirurgo (foto). Una pagina web dedicata alla sua biografia racconta che Cantelmo si diplomò a Napoli in Medicina e Chirurgia nel 1913 e qualche anno più tardi prese parte al primo conflitto mondiale come medico di guerra, incarico che portò a termine con un’onorificenza per l’abnegazione alla causa. Insegnò in qualità di libero docente dal 1926 finché non divenne, nel 1933, Professore di Patologia Chirurgica presso la R. Università di Napoli e primario di chirurgia presso gli Ospedali Riuniti, dove già prestava servizio da anni. Diversi sono i suoi contributi scientifici consegnati alla ricerca medica, attività alla quale si è dedicato senza interruzione parallelamente alla carriera ospedaliera (fonte: cronologia.it).

La biografia e la carriera del dott. Cantelmo suggeriscono, dunque, che egli abbia trascorso ad Apice soltanto la sua infanzia e adolescenza. In realtà, la dimora nella quale è nato il medico non esiste più: l’attuale Palazzo Cantelmo è stato ricostruito, nello stile di una residenza ottocentesca nobiliare, soltanto dopo il terremoto del 1930. I registri demografici aiutano a chiarire che la palazzina, nel corso del XX secolo, è stata poi abitata dal resto della famiglia, quasi tutti stimati professionisti. L’ultimo proprietario deve essere stato il notaio Giuseppino Cantelmo, uno dei 12 fratelli del chirurgo. Prima dello spopolamento di Apice, avvenuto in due riprese nel 1962 e nel 1980, il pian terreno ha ospitato un piccolo bar (da cui il bancone in stile anni ’70), un negozietto di alimentari e un ferramenta.

I piani superiori di Palazzo Cantelmo hanno però conservato le proprie funzioni abitative, ancora oggi apprezzabili nei dettagli residui: tra le belle stanze, congiunte da fughe di porte, si notano arredamenti e oggetti di vita quotidiana che testimoniano una permanenza costante all’interno della dimora, fino all’estinzione del borgo. Tra tutte le camere, spicca il salone il cui soffitto è decorato da un affresco realizzato nel 1932 dal Maestro Auciello: l’opera d’arte rappresenta una scena mitologica, con due figure femminili (di cui una ultraterrena) avvinghiate in un abbraccio. L’enorme cumulo di fogli e quaderni ammassati in una stanza del primo piano include documenti catastali e progetti architettonici e ingegneristici che, con ogni probabilità, sono appartenuti all’ing. Russo, marito della figlia del notaio.

Sebbene basate su (frammentari) documenti, queste ricostruzioni genealogiche restano pure ipotesi: solo un discendente della famiglia, o forse un anziano abitante del posto potrebbe aiutare a ripercorrere la storia di Palazzo Cantelmo con esattezza. Ma Apice, si sa, è da decenni un paese disabitato.


Altre foto del Palazzo Cantelmo sono nel relativo album Facebook a questo link.
Per saperne di più sul paese fantasma di Apice Vecchia, qui il link diretto.

Categoria: edificio civile
Tipologia: palazzo signorile ottocentesco
Stato: abbandonato, instabile
Zona: Beneventano
Dintorni: borgo fantasma di Apice
Raggiungibilità: a piedi
Accessibilità: aperto
Aggiornamento: giugno 2019  

Condividi su: