Sempre più spesso ci capita di stabilire una meta e una direzione, e poi di cambiare strada per un inatteso avvistamento in lontananza, o di fermarci per un ‘fuoripista’ senza troppe certezze. In questo caso la pulce nell’orecchio ce l’ha messa un amico, così, pur diretti altrove, abbiamo approfittato della segnalazione e aggiunto una sosta fuori programma, per dare un’occhiata fuggevole a una cappella di campagna. E per noi sarebbe rimasta una chiesetta senza nome, in una contrada senza nome nelle campagne di Apollosa, se solo non avessimo fatto una piccola ricerca postuma per procurarci qualche informazione in più. Per la serie: prima viene l’esplorazione, poi un nome e una storia.
Cominciando dal presente e dall’osservazione diretta, è a dir poco bizzarro il cartello VENDESI che spicca davanti alla chiesa: a noi non sembrerebbe un acquisto particolarmente lungimirante, ma va detto che non sappiamo granché del mercato immobiliare né della compravendita di beni ecclesiastici o proprietà comunali. Con qualche indagine online abbiamo scoperto trattarsi della Chiesa di San Domenico, un sobrio edificio a navata unica privo di particolari soluzioni formali, sorto all’inizio del Settecento per volere di una duchessa del luogo e chiuso intorno agli anni Sessanta del secolo scorso (per leggere notizie storiche più dettagliate, clicca qui).
Ad oggi, la Chiesa di San Domenico è un rudere che appare prossimo al crollo: il tetto è già per metà collassato, il confessionale e l’altare sono ancora lì per miracolo e sul pavimento ci sono frammenti delle decorazioni cadute dal soffitto, che non suggeriscono ai visitatori di trattenersi all’interno troppo a lungo, almeno se ci tengono alla propria acconciatura… e alla propria incolumità!
Tipologia: chiesa
Stato: abbandonata e pericolante
Zona: Beneventano
Raggiungibilità: agevole in auto
Dintorni: campi e abitazioni
Visita: senza interferenze
Durata: 10-15 minuti
Aggiornamento: febbraio 2019