Due o tre auto ferme in diversi punti dell’ampio parcheggio, l’una con il guidatore ancora seduto nella penombra dell’abitacolo, l’altra con due uomini in piedi all’esterno, a parlottare guardandosi intorno. Più di un quesito sorge sul fatto che un giro di piacere da queste parti, forse, non sia raccomandabile. Poi l’area di sosta, invece, comincia a popolarsi pian piano dei più disparati avventori: sopraggiunge un patentando che fa pratica al volante di una macchina, seguito dopo pochi minuti da un paio di omologhi che imparano a pilotare la moto; infine, uno sparuto gruppetto di bambini col pallone dissipa ogni preoccupazione e anzi compone un paesaggio variegato di stabiesi che alla domenica cercano uno spazio all’aperto per svagarsi. Dietro tutti loro, svetta il possente blocco edilizio che compone il corpo dell’ex Hotel delle Terme di Castellammare di Stabia, oggi abbandonato.
Il gigante di cemento grigio-azzurro si scorge fin da lontano. Un passaggio al coperto lo collega alle vicine Terme di Stabia, centro benessere che ha subìto gli stessi destini infausti. Le insegne sono tutte ancora lì, il viale d’accesso è aperto, ci potrebbero transitare anche le automobili, come quando l’albergo era in funzione. A quel tempo disponeva di piscine, bar e ristorante, un centinaio di camere e il doppio dei posti letto, coprendo una superficie di oltre 20mila metri quadri. Quattro stelle e 35 anni di attività, dal 1972 al 2007. Ecco tutte le cifre. Anzi no: si aggiungano i circa 6 milioni di euro che sarebbero occorsi per aggiudicarsi l’immobile ai fini di una riqualificazione e rimessa in servizio, ma tre bandi di gara sono scaduti nel novembre del 2015 e nel corso del 2016 senza proposte d’acquisto e dunque senza esito. Così l’Hotel delle Terme di Castellammare ha proseguito la propria parabola discendente, che nel giro di quindici anni ha trasformato un albergo termale di lusso in un rudere decrepito e fatto a pezzi dal tempo e dall’essere umano.
La struttura ricettiva che qualche decennio fa visse l’epoca del boom di turisti, attratti dalle 28 sorgenti minerali della zona, è oggi un lontano ricordo. Lo scenario odierno è quello di un enorme relitto che grava sul suolo stabiese, e che ci ha accolto tra miriadi di cocci di vetro e calce, pareti sgretolate e ambienti semivuoti e segnati dal passaggio di sciacalli e vandali. Il solito. Ma come al solito non mancano gli scorci ‒ con quel che resta degli spazi comuni, dalla reception e la hall alle sale ricevimenti e ristorazione ‒ che concedono alla fantasia di ricomporre l’estetica originaria dell’albergo. Ai piani superiori, se possibile, il grado di devastazione è crescente, i corridoi e le camere sono tutti uguali perché tutti ridotti all’osso, con pochissima mobilia o altri oggetti sopravvissuti a quindici anni di decadimento e razzie.
All’esterno dell’ex Hotel delle Terme di Castellammare si allunga un corridoio esterno con tettoia trasparente, che conduceva fin dentro le adiacenti Terme di Stabia, un’immensa stazione termale con centro benessere e altri servizi medici e paramedici. Ma a questo edificio, disposto su quattro livelli e ricco di spunti, abbiamo dedicato un altro capitolo.

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Tipologia: albergo termale
Stato: in degrado, pericolante
Visita: sconsigliata
Aggiornamento: febbraio 2023