“Il Signore è la mia roccia, la mia rupe, il mio riparo”


Non abbiamo il conforto di fonti conclamate, ma le scarse documentazioni fotografiche di questa piccola chiesa rupestre riportano tutte il nome, forse diffuso per passaparola, di Madonna del Ponte. Dunque lo prendiamo per buono, e il nostro tentativo di ricostruzione etimologica non può che essere ancor più arbitrario. Prima ipotesi, meno probabile: nella vicina località di Ponte si venera la “Madonna del diluvio“, che in passato avrebbe ascoltato le preghiere dell’esigua popolazione locale e risolto una grave siccità con una copiosa pioggia. Seconda ipotesi, più probabile: lungo la via Francigena, poco più a valle rispetto al punto in cui si nasconde, nella selva, la chiesa, c’è un ponte medievale a doppia campata con archi a tutto sesto, che forse ha segnato indirettamente la denominazione di questo edificio sacro.

 

La chiesa della Madonna del Ponte “è scavata direttamente nella roccia, così come molti ambienti ad essa collegati, e che probabilmente ospitavano un piccolo cenobio“. All’ingresso dal sentiero “spicca il portale intagliato in blocchi di pietra imbiancati a calce, al di sopra di esso un arco, sormontato da una cuspide, riquadra una finestra“.

L’interno è un unico ambiente a pianta pressoché rettangolare, con pareti laterali espanse a semicurva, coperto con volta a botte nella quale si apre un foro che arriva all’esterno al di sopra del portale per permettere l’accesso della luce. […] In un ovale laterale è raffigurata una figura vescovile, probabilmente San Nicola, mentre sull’altare si riconoscono una Madonna allattante tra San Sebastiano e forse San Vito. L’altare era completamente in muratura, decorato a stucco e dipinto di colori vivaci” (Gino Scarpato).

[Altre foto sono sulla pagina Facebook, un breve video è sul canale YouTube]

Questo tratto del sentiero è ombreggiato e conduce verso una piccola, suggestiva cascata, che contribuisce ad una sensazione di fresco. Eppure, il cammino sulla Francigena può essere impegnativo ad alte temperature, soprattutto se s’intende imboccare la deviazione che conduce fino al Convento dello Spirito Santo, un percorso in pendenza lungo due chilometri. E noi l’abbiamo imboccata. Sotto un sole bollente.


Categoria: architettura sacra
Tipologia: chiesa
Stato: rudere
Zona: Sessa Aurunca
Raggiungibilità: a piedi
Dintorni: boschivi
Durata: 20 minuti
Aggiornamento: giugno 2020

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