L’ex OPG (Ospedale Psichiatrico Giudiziario) di Materdei sorse nel 1572 come monastero con il nome di Sant’Eframo Nuovo, di cui è ancora riconoscibile la struttura e la pianta architettonica originaria. Solo nel 1925 divenne manicomio criminale e nel 1975 OPG, prima di chiudere i battenti negli anni 2000. Di tutto questo abbiamo già scritto in un altro articolo, mostrando le celle in cui erano ammassati i detenuti affetti da infermità mentale. Nulla di così esclusivo, in verità: è la sezione del penitenziario mostrata agli avventori che richiedono una visita e riescono a trovare un accompagnatore disponibile. La nostra fortuna è stata che Chiara del collettivo Je so’ pazzo ci ha fatto aprire le porte di un’ala solitamente chiusa al pubblico: il settore delle guardie carcerarie.

Fin dalla strada si scorgono postazioni di controllo, e le torri di vedetta non mancano anche all’interno della struttura: da qui i guardiani del carcere sorvegliavano i detenuti dentro le mura. Una volta entrati nel settore destinato esclusivamente alle guardie carcerarie, sbirciando oltre la penombra e al di là delle porte dei corridoi, salta immediatamente agli occhi la netta differenza di organizzazione dello spazio rispetto alle sezioni che ospitavano i criminali: dormitori e servizi hanno tutt’altro aspetto e dimensioni, e sono decisamente più vivibili.

Sul pavimento e sui letti sono ancora accatastate le divise d’ordinanza. Negli uffici, i raccoglitori sugli scaffali sono pieni di documenti d’archivio, che racchiudono la storia dell’ospedale psichiatrico giudiziario. Un’ampia sala ormai vuota era la mensa dove mangiavano le guardie in servizio. Ma la visione più inattesa è stata una stanza adibita a studio dentistico, ancora con i macchinari, ormai antiquati e ricoperti di polvere, al suo interno: sembra quasi un lusso in un carcere in cui i criminali, stipati nel resto del complesso, erano detenuti in condizioni estreme di sopravvivenza. 

Tramite questo link si può leggere la prima parte dell’articolo sull’ex ospedale psichiatrico giudiziario. Altre foto esclusive di questo settore sono nel nostro album Facebook.