Immune al logorio del tempo: il resort sulla montagna


Un resort abbandonato, in cima ad un’altura, alle soglie di un paesino della remota provincia che sembra un piccolo presepe. Nulla di stupefacente all’orizzonte, almeno sulla carta, soprattutto per chi è avvezzo ad esplorare edifici dismessi. Se non fosse che una volta entrati in questa struttura, che è in realtà un resort 4⭑ dotato di piscina, ristorante, discoteca e pub, invece di calpestare le solite macerie, l’abbiamo trovato quasi intatto, come fosse chiuso da un mesetto, nonostante l’attività sia invece cessata da ormai sei anni: l’ultimo post sulla pagina ufficiale di Facebook risale al 2012, l’ultima recensione di clienti su TripAdvisor è del settembre 2013.
Dalla chiusura in poi, non se n’è saputo più nulla e tutto si è fermato nel silenzio: le nostre foto sono state le prime a testimoniarne lo stato e sono rimaste a lungo un innocuo e rispettoso ritratto. Finché, nostro malgrado, l’albergo non è diventato una meta per turisti dell’abbandono, iniziando un progressivo e inesorabile degrado (purtroppo non tutti condividono la nostra attenzione alla riservatezza dei luoghi).

Come ci siamo capitati in un albergo di montagna in disuso? Semplice: ogni luogo conserva una storia, e in questo caso essa si intreccia direttamente con le esperienze d’adolescenza di N. di Derive Suburbane, che nella piscina della struttura in questione veniva ad allenarsi nel nuoto. Tra i ricordi d’infanzia si è fatta strada la consapevolezza che ormai l’impianto ricettivo fosse inattivo, così abbiamo deciso di fare capolino, e la visita ha rivelato uno spettacolo a dir poco interessante.

 

Gli ingressi anteriori del resort abbandonato sono tutti ben serrati, ma non mancano altri accessi lasciati aperti, forse, da malintenzionati. In alto spicca un vistoso passaggio sopraelevato, che conduce dentro un insolito tunnel a lastre arcuate arancioni (come si vede dalle foto) e raggiunge corridoi e stanze dell’albergo: tutto in perfetto stato, solo le camere da letto, al momento della nostra visita, presentavano vistosi segni di manomissione. Vandalismi di non semplice interpretazione, dato che su ogni letto era poggiato un gabinetto. Un bizzarro atto di protesta? Improbabile. Piuttosto – abbiamo dedotto – un furto mirato di materiali rivendibili.

 

Per il resto, nelle stanze da letto e nei disimpegni non mancava quasi nulla. Scale e corridoi tappezzati di eleganti moquette, quadri alle pareti, bagni ancora forniti di tutti gli optional, qua e là asciugamani e oggetti sparsi. Come sempre non abbiamo toccato o spostato alcunché e abbiamo proseguito il nostro giro fino alla reception. Anche lì ogni cosa era al suo posto: il telefono con tutti i numeri delle stanze, il quadro elettrico, il bancone del bar d’accoglienza ancora carico di bottiglie e utensili. Ai lati dell’atrio, poltrone ed altri arredamenti.

L’impatto emotivo più intenso lo ha trasmesso la sala dei ricevimenti: arredamenti e decorazioni apparivano ancora integri e luccicanti, come le tovaglie sui tavoli, gli sfarzosi lampadari, i parati ed altri elementi in legno. In quest’area i bagni, conservati in ottime condizioni, mostravano un tocco in più di raffinatezza e stile.

 

DERIVA – Per questa esplorazione estiva abbiamo scelto la mattina di Ferragosto. Cattiva idea: la fretta per il pranzo incombente ci ha costretti a limitarci alla visita dell’albergo, tralasciando discoteca e pub del resort abbandonato. Il giorno seguente, trascinato da un’irresistibile curiosità, ci sono tornato in solitudine, pur di colmare la ‘lacuna’ e magari scattare qualche altra foto dell’albergo. Va detto: visitarlo da soli, nella penombra e nel silenzio, fa tutto un altro effetto. Tant’è che, mentre ero intento a fotografare la sala ricevimenti, il rumore improvviso di rapidi passi al piano di sopra mi ha fatto trasalire: la logica suggerisce che si sia trattato senza dubbio di un animale, ma il fiato mozzato resta.

Poco prima non era comunque mancato un incontro inatteso, nonché improbabile, ma per questo particolare e per le foto del discopub si rimanda all’articolo dedicato:
Discopub “Dopo le otto…”

Non abbiamo dimenticato la piscina e il ristorante, eccoli:
Ristorante del resort
Piscina del resort


Altre foto dell’albergo: album Facebook.

Categoria: edificio fantasma
Tipologia: resort abbandonato
Stato: ben preservato
Dintorni: poco trafficati
Durata della visita: 4 ore
Aggiornamento: agosto 2019

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