Tra le mura di questa anonima casetta su due livelli, febbraio 2001 è l’ultima pagina non strappata di un calendario a parete, che in molti casi analoghi è una fonte primaria di indizi sul momento esatto dell’abbandono. Notizie più precise su questo piccolo edificio abitativo, abbandonato ormai da vent’anni, non sono reperibili. Il toponimo sembrerebbe essere stato Villa Maria del Rosario, un nome in sintonia con l’iconografia delle figure mariane che adornano gli esterni: l’immagine della Vergine con Bambino nella piccola edicola laterale, e una piccola statua della Madonna sul balcone del piano superiore. Con un arbitrio la chiameremo casa del pianoforte, in virtù dell’unico oggetto di rilievo che è rimasto al piano terra della villetta.
L’ampio salone all’ingresso è infatti del tutto sgombro, probabilmente in seguito ai consueti saccheggi degli sciacalli, che nei luoghi abbandonati arrivano sempre per primi e con una tempestività da record. Così lo stanzone spicca per il solo pezzo d’arredamento rimasto sul fondo, dal lato opposto dell’ingresso: un antico pianoforte Bideller, ormai irrecuperabile ma che fa il suo effetto, tanto più perché isolato sotto un soffitto rosa intenso e nella penombra della sala. La scala in legno che conduce al piano superiore è impraticabile, perché invasa da pezzi di mobili e altri rifiuti, ma sul retro del salone c’è una scala di servizio comodamente accessibile.
A parte un’ulteriore ampia stanza vuota, le camere più piccole al piano superiore sono ricche di soprammobili, decorazioni e piccoli oggetti quotidiani, alcuni comuni, altri piuttosto bizzarri dal punto di vista della commistione di stili e generi iconografici. Un paio di stanze sembrano arredate per uso didattico, e in un piccolo studio si trovano ancora decine di libri e quaderni scolastici, gettati sugli scaffali e sul pavimento. La presenza di diversi volumi a tema religioso, libri di preghiera e altre immagini e icone che si aggiungono a quelle esterne alla casa, lasciano supporre che la casa del pianoforte o Villa Maria del Rosario fosse in realtà un oratorio o un centro educativo a conduzione religiosa, probabilmente destinato a bambini in età scolare. Una funzione probabilmente integrata dalla presenza, non lontano, di un centro d’accoglienza anch’esso dismesso e abbandonato.
Tipologia: ex oratorio o centro d’accoglienza
Stato: abbandonato, discrete condizioni
Durata della visita: 30 minuti
Aggiornamento: febbraio 2022